
In questa rassegna di nuvole non poteva mancare un omaggio ad un artista che ha fatto delle nostre vaporose amiche le protagoniste di gran parte delle sue opere. Mi riferisco a John Constable (1776-1837), uno dei maggiori pittori paesaggisti del Romanticismo, citato svariate volte anche in “Cloudspotting”, la famosa guida per gli osservatori di nuvole di Gavin Pretor-Pinney. Nelle nuvole Constable vede la manifestazione della divinità e l’idealizzazione delle forze della Natura. I suoi dipinti sono spesso caratterizzati da marcati chiaroscuri, che rendono le scene rappresentate inquietanti, quasi impressionanti. È il caso di “Studio per paesaggio marino, barca e cielo tempestoso”, un dipinto ad olio terminato intorno al 1828. Ad un osservatore di nuvole salta subito all’occhio la matericità della nube temporalesca che Constable ha ritratto. Si direbbe quasi un essere a sé stante, e non la semplice manifestazione del vapore acqueo contenuto nell’atmosfera. Con una mole del genere, la nuvola va classificata senza dubbio nel genere cumulonimbus, specie calvus. Ma probabilmente sto andando al di fuori di quelle che sono le intenzioni dell’autore… non credo gradirebbe un’interpretazione così didascalica della sua opera 😉
Constable e Turner i miei due pittori anglosassoni preferiti 😉 entrambi si intendevano di cieli e burrasche.
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Oltre che forte ciclista, sei anche amante dell’arte! 😉 Io di quadri non ci capisco nulla, ho letto di Turner e Constable sul libro che cito nell’articolo 😛
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Il merito è tutto di mia madre che mi ha svezzato a Impressionisti, Giotto, Masaccio, Beato Angelico ascoltando Mozart, Bach e Beethoven. Capisci che non avevo alternative😂, ma ne sono ben felice e sto rifacendo la stessa cosa con i miei figli🤦
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