Pianura veneta, una bella giornata di maggio. Il sole è alto nel cielo e durante la giornata si accumula calore, ovvero energia… Nel pomeriggio, negli strati d’aria prossimi al suolo, inizia a scorrere una brezza calda e umida che proviene dal mare, da sud-est. Poco sopra aria più secca affluisce a gran velocità dall’Appennino. Negli strati più alti scorre invece da nord-ovest un impetuoso fiume d’aria, con una velocità massima di 200 km/h intorno a 9000 metri di altezza. Bene, fate leggere una cosa del genere a uno che mastica di meteorologia e vi dirà che siamo di fronte a una situazione potenzialmente esplosiva: forti temporali, ma anche supercelle e tornado potranno manifestarsi nelle ore successive! E così, più o meno, è andata il 2 maggio 2020. Sui vari forum meteo si sono accavallate fino a tarda sera foto di imponenti nubi temporalesche, ma quella che più ha suscitato la mia meraviglia è questa struttura riportata dal radar di Teolo. Che sogno! Una enorme torre di goccioline d’acqua e cristalli di ghiaccio che ha sfondato il tetto della troposfera, a oltre 12 mila metri di quota, e la cui parte più elevata è stata trascinata dal fiume d’aria di provenienza nord-occidentale per circa 100 km! Un radar da sballo, non c’è che dire!