In questa foto, scattata l’11 giugno 2019 a Mesiano (collina di Trento) da un utente del forum di Meteotriveneto, appaiono degli spettacolari mammatus. Si tratta di una caratteristica supplementare dei cumulonembi, le imponenti nubi che causano forti temporali. Il termine latino mammatus si traduce con “che porta delle protuberanze” oppure “a forma di mammella” e deriva dalla parola “mamma”, che gli antichi romani utilizzavano nei contesti informali. I mammatus si formano sul bordo inferiore dell’incudine temporalesca quando essa è ben sviluppata, soprattutto in caso di venti non troppo forti, e denotano la presenza di cristalli di ghiaccio che sublimano incontrando nella loro caduta strati d’aria più secca. Queste mamme (ma sarebbe più corretto scrivere, alla latina, mammae) sono dunque entità in subbuglio: scendono, salgono, corrono di qua e di là. E, generalmente, più si agitano e più il temporale è intenso!